domenica 31 agosto 2008

Italia e Libia finalmente amici

Ogni cosa ha una fine. Finisce un'amore, finisce una guerra, finisce una pace, finisce un'amicizia. Finisce anche quello che non avremo mai pensato finisse, la lunga e travagliata inimicizia tra Italia e Libia.
E finisce con un accordo che prevede un risarcimento di 5 miliardi di dollari da pagare in venti anni e con la simbolica ed azzeccata restituzione della Venere di Cirene trovata in Libia nel 1913 e portata in Italia in quegli anni. L'Italia chiede scusa per gli eccidi compiuti nell'età coloniale e con la cifra sopra citata cerca di risarcire le devastazioni del periodo coloniale e di mettere fine ad un contenzioso che sembrava infinito.
Un pò di storia

Nel 1911 durante la guerra contro la Turchia l'Italia occupa la Tripolitania e la Cirenaica. Fu una delle prime azioni di colonialismo portata avanti dall'allora primo ministro Giolitti. Da quel momento la Libia resterà sotto occupazione italiana fino al 1943 ed in questo periodo saranno numerose le deportazioni, le uccisioni e le devastazioni fatte dall'Italia.
Nel 1951 la Libia diventa indipendente e nel 1969 prende il potere con un colpo di stato del Colonnello Gheddafi. Il sentimento di odio verso l'Italia, che il colonnello trasferisce ai sui sudditi, è immediato e nel '70 si assiste all' espulsione dalla Libia di 20.000 italiani a cui vengono anche sequestrati tutti i beni. Il colonnello alterna comportamenti anti italiani a comportamenti che tendono la mano al nostro paese ma non finirà mai di ripetere che l'Italia deve un risarcimento alla Libia per gli orrori commessi durante il periodo coloniale. Ottimi furono i rapporti con Giulio Andreotti e sotto i suoi governi ci furono ottimi accordi commerciali con la Libia del Colonnello.
Il gelo totale arriva il 15 aprile del 1986 quando il Colonnello lancia due missili scud a Lampedusa. In un primo momento si pensa ad un attacco diretto al nostro paese ma poi più tardi si chiarirà che l'attacco era rivolto ad una base americana.
Da quel momento più bassi che alti fino alla terribile giornata seguita alla famosa maglietta esibita da Calderoli, nel 2002, che provocò addirittura l'assalto all'ambasciata italiana provocando 11 morti.

L'accordo

L'accordo di questi giorni che Berlusconi ha fatto con la Libia è un accordo dai vecchi sapori che ci ricorda un pò quelli siglati con il paese del Colonnello dai governi Andreotti. Esso è battezzato come accordo dell'amicizia e la Libia si impegna anche ad eliminare la giornata anti italiana sostituendola con la giornata dell'amicizia con l'Italia.
Ma cosa ottiene il nostro paese in cambio della restituzione alla Libia della Venere di Cirene e dei di 5 miliardi di dollari da pagare in venti anni?
Il fatto che l'accordo avvenga alla vigilia del vertice di Bruxelles sulla Georgia la dice lunga e catapulta il nostro paese in un ruolo di prima linea nei rapporti internazionali.
Sono vari i fronti a cui il nostro premier ha pensato nel siglare questo accordo.

  • Prima di tutto la questione energetica. L'accordo, infatti, prevede inoltre, per i prossimi venti anni, contratti per la fornitura di petrolio e gas della Libia al nostro paese. Senza dimenticare che i 5 miliardi da versare saranno destinate principalmente alla costruzione di un'autostrada faraonica che dovrebbe collegare il confine egiziano a quello tunisino oltre che alla costruzione di centinaia di abitazioni. In un contesto del genere le imprese italiane saranno sicuramente privilegiate.
  • Il secondo punto rigurda l'immigrazione clandestina. Non dimentichiamo che gran parte dei clandestini arrivano dal mare Libico. Un pattugliamento comune delle coste libiche potrebbe essere un ampio argine alle flotte di immigrati che ogni giorno si avventurano in mano ai commercianti di schiavi.
  • In terzo luogo la visita lampo di Berlusconi a Tripoli è servita ad incontrare anche Ivanov il vice di Putin. La situazione di tensione tra Usa e Russia è un grosso problema per Berlusconi che ha sempre basato la sua politica estera sull'asse Putin-Bush. L'incontro in Libia con Ivanov servirà al Premier a presentarsi a Bruxelless con una visione più chiara sulla posizione russa. Sicuramente l'Italia non prenderà posizioni anti russe come non prenderà posizioni antiamericane. Situazione non facile che però mette il nostro paese al centro della crisi nei rapporti Usa-Russia -Europa.
Dunque un accordo che entrerà nella storia e che non può che apportare benefici al nostro paese da tutti i punti di vista. La nostra delicata situazione energetica e la difficile ed aleatoria situazione nel Caucaso impone di stabilire rapporti con paesi che abbondano di energia.
Un ultima considerazione è d'obbligo fare. Non dobbiamo dimenticare tutti quegli italiani che nel '70 furono espulsi dalla Libia e a cui vennero sequestrati tutti i beni dallo stato libico. Speriamo che anche per loro ci sia prima o poi un giusto risarcimento.

In alto la stretta di mano che ha suggellato l'accordo tra il Colonnello Gheddafi e Silvio Berlusconi
In mezzo a sinistra la splendida Venere di Cirene

sabato 2 agosto 2008

Blog in vacanza

Auguro buone vacanze e buon divertimento a tutti .


Arrivederci a presto.

Nella foto lo splendido Castello Aragonese sito in località Le Castella - Crotone