venerdì 25 maggio 2007

IL MILAN E LA SUA VOCAZIONE: LA COPPA DEI CAMPIONI

La settima Coppa dei Campioni del Milan mi ha ispirato questo nuovo post. Nonostante non sono un tifoso rossonero rendere omaggio a questo grande club italiano mi sembra doveroso. In un periodo dove il calcio italiano sembra sprofondato in un tunnel senza uscita è auspicabile che la vittoria del Milan, dopo la vittoria mondiale della nostra nazionale, sia il tassello iniziale verso la ricostruzione del nostro calcio e magari della nostra società.


UNA BREVE STORIA

La Società Calcio Milan nacque nel 1899 e il suo primo nome fu Cricket and Football Club. Il primo presidente fu Alfred Edwards al quale in seguito si aggiunse Herbert Kilpin al quale spetta la paternità delle strisce rosso nere sulla maglia e del simbolo del diavolo. Sembra che Kiplin a 13 anni prese parte di una fondazione dedicata a Garibaldi le cui divise indossate dai i componenti erano tutte rosse. Dunque, i primi presidenti furono stranieri, quasi a voler presagire il grande prestigio internazionale che la squadra avrebbe avuto poi in futuro.



Per vincere la prima Coppa dei Campioni della sua storia il Milan deve aspettare il 1963. Nella finale di Wembley i rossoneri di Nereo Rocco battono per 2-1 il Benfica di Eusebio grazie ad una doppietta di Altafini. E' il Milan di Trapattoni, Maldini, Rivera. La replica si avrà nel 1969 (4-1 all'Ajax) sempre sotto la guida di Rocco che col suo tipico calcio all'italiana conquista per ben due volte il titolo Oltre a due Coppe dei Campioni i rossoneri vincono, sotto la guida di Rocco, una coppa intercontinentale, due coppe delle coppe, due scudetti, 1 coppa italia. Sono gli anni dei Beatles e dei Rolling Stones, gli anni della guerra in Vietnam, dell'arrivo probabile dell'uomo sulla luna, della rivoluzione culturale del 1968 in tutta Europa,della guerra fredda ma anche gli anni del terrorismo . Ed è appunto sotto questo segno che si concluderà il 1969 con la strage del 12 dicembre a Piazza Fontana. Gli anni '70 e gli anni '80 sono anni in cui la società rossonera cade in un periodo buio e nel 1980, dopo lo scandalo del Totonero, c'è la prima retrocessione in serie B che si ripeterà, ma stavolta per demerito, due anni dopo.

Sono gli anni dei presidenti Felice Colombo, Morazzoni e Farina che presto cederà la società a Silvio Berlusconi (con il quale il Milan fin'ora ha vinto 5 coppe dei campioni) che affida la squadra ad un allenatore pressocchè sconosciuto all'epoca: Arrigo Sacchi. Con lui il Milan diventerà campione d'Europa altre due volte (1989, 1990) vincera' due Coppe Intercontinintali , due supercoppe europee e uno scudetto. E' il Milan dei tre olandesi( Gullit, Rijkaard e Van Basten), di Baresi, di Maldini. La vera novità apportata da Sacchi fu il c.d. gioco a zona, degno delle più spettacolari squadre olandesi. Dalla gestione Sacchi in poi cambierà il modo di vedere il calcio in Italia. Termini come ripartenza, difesa in linea, ultimo uomo, pressing, saranno sempre più presenti non solo negli schiramenti tattici delle nostre squadre ma anche nel linguaggio giornalistico delle cronache sportive. Dopo Sacchi arriva Fabio Capello che vincerà un altra Coppa dei Campioni(1994), una supercoppa europea, quattro supercoppe italiane, quattro scudetti . Carlo Ancelotti è il vincitore delle ultime due coppe dei campioni (2003,2007) oltre a un Campionato italiano, un supercoppa europea, un supercoppa italiana. Dopo le vicende di calciopoli, con il Milan interessato direttamente, nessuno immaginava un Milan vincitore in Europa e lo stesso Ancelotti aveva definito la vittoria un'utopia.

Invece eccocci qua, a festeggiare la settima Coppa dei Campioni del Milan, che ancora una volta ha dimostrato la sua grande caratura internazionale e ha portato l'Italia al primo posto, insieme alla Spagna, come numero di trofei internazionali vinti da squadre di club.

Per concludere, una riflessione mi sorge spontanea su un argomento, quello del cosiddetto "pianeta calcio", di sovente associato, specie negli ultimi mesi, ad una tremenda espressione: calciopoli. Una vicenda che ha riguardato le sfere delle dirigenze societarie, gli ambiti arbitrali e molto di quello che viene considerato "il governo del calcio". Due avvenimenti, da molti ritenuti improbabili nella situazione avversa, hanno però dimostrato la presenza di energie e professionalità capaci di compiere le imprese più incredibili. Hanno portato la Nazionale di calcio alla vittoria del campionato del mondo nel 2006 ed il Milan alla recente conquista del trofeo più prestigioso d'Europa.

Molti hanno spesso fantasticato sulle similutini tra il calcio e la società italiana. Tale pensiero, alla luce dei fatti, non mi sembra del tutto immaginifico e mi porta a riflettere su quello che avviene nel Paese reale. Nonostante la presenza in politica di classi dirigenti vecchie, inopportune ed autoreferenziali, i cittadini italiani conseguono comunque dei buoni risultati, nella creatività, nell'impresa e nei confronti con il mondo. Benchè debbano, oramai da troppi anni, condurre la propria attività con il freno a mano tirato.

Le classi dirigenti dovrebbero essere elementi di traino e di sinergia e non fattori limitanti all'economia, alla cultura, allo sport ed allo sviluppo civile di una Nazione.

NEL VIDEO: ANEDDOTO, RACCONTATO DA GIANNI RIVERA SU NEREO ROCCO.
NELLE FOTO: NEREO ROCCO SORRIDENTE CON DUE TROFEI, ARRIGO SACCHI, DIAGRAMMA SINTETICO DEI TROFEI CONSEGUITI DALL'A.C. MILAN.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel post ,complimenti.

Ti segnalo due inesattezze :
1) Sacchi ha vinto un solo scudetto (l'altro l'ha vinto Zaccheroni)
2) Sacchi non ha portato la zona (quello l'aveva già fatto Liedholm) ma il calcio totale fatto di pressing, zona, e gioco senza palla (per un anno i gironalisti hanno preso in giri sacchi sul discorso del gioco senza palla la battuta era " ma se giocano senza palla non giocano a calcio).

Per il discorso vocazione europea aggiungerei che il Milan è stata la prima squadra italiana a vencere la coppa dei campioni e che gianni rivera è stato il primo giocatore italiano a vincere il pallone d'oro.

Ciao
wolly

Anonimo ha detto...

Altra inesattezza il Milan Cricket and Footbal CLub è stato fondato nel 1899

ciao

Francesco Candeliere ha detto...

Ciao Wolly e grazie per aver letto molto attentamente il mio post.Ho già provveduto a correggere le due inesattezze che mi hai segnalato,sai com'é quando si ha a che fare con numeri e date!!! Per quanto rigurda il gioco a zona concordo con te sul fatto che fu il grande maestro Liedholm a sperimentare per primo la zona in Italia.Già negli anni 70 la sua Roma, che vinse la Coppa Italia, giocava con due liberi (Turone e Santarini) mentre tutte le altre squadre avevano un libero e uno stopper.Detto ciò, non si può negare che fu Sacchi a portare la zona alla sua massima espressione di spettacolarità.La zona di Sacchi rispetto a quella di Liedholm era basata sul fuorigioco e lo stesso concetto di "calcio totale" ,che tu hai citato giustamente, si basava fondamentalmente sul fuorigioco attuato a ridosso di metà campo. Emblematico di questo fu la straordinaria semifinale di andata di Coppa dei Campioni del 1989 contro il Real Madrid(1-1 al Bernabeu) nella quale l'attaccante del Real (Hugo Sanchez) fu messo in fuorigioco per un numero infinito di volte,mi sembra 27.Inoltre già nella stagione precedente al suo approdo al Milan, Sacchi faceva giocare al Parma un ottima zona. Ne fece le spese proprio il Milan del "Barone" eliminato clamorosamente,proprio dal Parma di Sacchi,dalla Coppa Italia.Comunque il dibattito sulla paternità della zona in Italia é tutt'oggi aperto e attuale e noi contribuiamo a tenerlo vivo.Ciao wolly,a presto.

Giorgio ha detto...

Complimenti per il blog. Quest'articolo e' molto interessante.

Francesco Candeliere ha detto...

Ciao Giorgio mi fa piacere che hai ritenuto interessante il blog.Spero di mantenerlo tale anche in futuro.Grazie di essere passato

Anonimo ha detto...

Grazie per avermi dato modo di commentare questa grande vittoria della mia squadra del cuore,per la quale ho gioito due volte:primo per la capacità di risorgere dalle sue ceneri come la Fenice;e poi per la forza di aver ridato dignità al calcio italiano unendo in questo le tifoserie di ogni fede calcistica.Nutro la speranza che il calcio possa essere nuovamente considerato un momento di divertimento e sana competizione,e non una valvola di sfogo per le proprie frustrazioni.Non è concepibile ricondurre il significato della parola "calcio" ad atteggiamenti di violenza e corruzione.Spero vivamente che altri sportivi si avvalgano di questo spazio per sostenere questo mio pensiero.Viva lo sport ed i suoi princìpi fondatori.

Francesco Candeliere ha detto...

X il carissimo ospite anonimo:Hai colto in pieno il senso dell'articolo.Il calcio deve essere il punto di partenza per rigenerare la nostra società.Serate come quelle di Atene, piene di entusiasmo e di gioia, devono insegnare molto a tutti e la mia speranza è che queste indimenticabili sensazioni non vengano fatte dimenticare da altri episodi di violenze e corruzioni che ormai da un pò hanno disintegrato quanto c'è di bello nel nostro paese e nel nostro calcio.Grazie per avermi visitato.VIVA LO SPORT SANO

Yuri ha detto...

grandioso!

Francesco Candeliere ha detto...

X yuri:grazie di essere passato,una società come il milan merita questa breve lode che ho voluto fare.a presto!!!

Anonimo ha detto...

Interessante lavoro, anche se personalmente ho preferito dare un taglio piu moderno, d'attualità piuttosto che enciclopedico.
"Carpe Diem"

Francesco Candeliere ha detto...

X marco:grazie per il commento Marco.Avendo voluto fare un omaggio a questa grande società come un non tifoso,ho voluto ricordare la grandissima storia del Milan e qualcuno dei personaggi più famosi che hanno contribuito a renderla grande.Verrò presto a rivisitare il tuo interessantissimo blog!!!!!!!

Marco Paperini ha detto...

Posso "premetterti" che stò buttando giù un paio di post nuovi nuovi ....
Vi aspetto... :)

PS: Ti ho anche messo nei link rapidi :)

Marco Paperini ha detto...

Mi sembra che ancora tu non abbia lasciato commenti sui miei ultimi due post .... :)

Xalimar ha detto...

Altro dettaglio che hai dimenticato...siamo la squadra più titolata al MONDO!!! Per sempre forza Milan!

Francesco Candeliere ha detto...

X fabio:lo avevo dato per scontato pubblicando il "vostro" eccezionale palmares.Grazie di essere passato a trovarmi.