martedì 16 ottobre 2007

Iran:donne al margine

Pochi giorni fa discutendo con una ragazza iraniana per la prima volta ho avuto la testimonianza diretta di quanto sia drammatica la condizione delle donne in quelle zone del mondo dove le leggi coraniche, con l'ausilio dei sistemi politici, massacrano quotidianamente la libertà di milioni di donne, rendendole dei semplici strumenti di riproduzione.
Da qui il motivo di questo post, per rendere omaggio alla dignità di Mitra, che pur di vivere la propria libertà ha lasciato in Iran tutto quello che aveva, con la speranza di ritornare in futuro e di trovare qualcosa di cambiato.

"Vivevo in una famiglia media, i miei mi permettevano quasi tutto, ma ero una persona morta interiormente. Per fortuna non ho vissuto direttamente drammi familiari di un certo tipo, mio padre viveva la sua religiosità senza imporla, come un fatto privato.
Ma ho delle amiche che vivono dei drammi familiari incredibili. Alcune di loro non hanno il coraggio di andar via nonostante vengano maltrattate, anche fisicamente, tutti i giorni. Altre, anche quelle che stanno meglio, devono comunque sottostare a certe regole imposte dagli uomini della famiglia, dal Corano e dalla società.
Ad esempio portare il Chador obbligatoriamente, occuparsi solo delle faccende di casa, soddisfare i bisogni sessuali dei loro uomini.
Tutti i tipi di aspirazione sono bloccate sul nascere e anche a casa mia si temeva che io (donna) avrei avuto delle idee da far valere nella società.
Anche chi non vive delle violenze fisiche, vive in pessime condizioni psicologiche, è quasi come stare in una cappa buia dalla quale le proprie idee non possono uscire".

Mitra ha le mani ruvide e screpolate, lava piatti in un ristorante e si occupa delle pulizie dello stesso:"ma preferisco fare questo e poter esprimere sempre la mia opinione anche se sbagliata, senza aver paura di essere condannata solo per le mie idee. Perchè la teocrazia è questa: se sostieni qualcosa di contrario al regime teocratico la polizia ti mette in carcere.
Si davvero.........è capitato ad una sorella di mio padre che d'avanti al mercato di Teheran, in una crisi di nervi, ha buttato il chador a terra in segno di stizza verso il marito. Non solo è stata malmenata dallo stesso ma anche sbattuta in carcere dalla polizia, con il felice consenso dello stesso marito. Lo chador è uno dei simboli dell'Iran e del Corano. Per me rappresentava uno strumento di oppressione per altre donne simboleggia, tutt'ora, una garanzia di libertà e di protezione".

Ricordando l'episodio della zia lo sguardo le diventa triste e nei suoi occhi si nota chiaramente una rabbiosa e malinconica lucidità :"non posso pensare che una persona attiva e piena di idee come mia zia da quel momento in poi sia diventata un corpo morto, una persona in preda alla paura di dire cose contrarie a quelle del marito(marito di altre tre donne in osservanza della poligamia).
Per non parlare di tutte le volte che il marito la massacrava di botte senza essere condannato nè dalla legge nè dai vicini. Tante volte ho temuto che la uccidesse, come capita a tante altre donne tutti i giorni. La migliore amica di mia madre è stata una di queste, morì in ospedale dopo essere stata massacrata di botte dal marito".

Si ferma respira profondamente:"la maggior parte delle donne è come mia zia, vive violenze domestiche senza poterle denunciare e senza rendersi conto che tutto ciò è illecito. Le donne vivono ai margini della società, senza essere considerate come una risorsa positiva per il paese.
Nelle famiglie più povere spesso finiscono per prostituirsi.I vicoli di Teheran sono colmi di giovani prostitute. Esse svolgono la loro attività nelle case per evitare rischi.
Una mia amica dopo anni di prostituzione ha cercato di suicidarsi piu volte e ora vive in una comunità di recupero.
Le donne in Iran si suicidano tre volte più degli uomini e il suicidio è diventata una delle prime cause di morte. Inoltre negli ultimi anni sono aumentate lapidazioni, torture e fustigazioni pubbliche ai danni di esse".

In faccia le si legge la sua lucida rabbia e l'orgoglio di essere donna e di avere scelto di andare via: "non sono una femminista esagerata ma credo che la donna, per un paese che crede nel progresso, abbia un ruolo fondamentale, apporti più fantasia e partecipi in pieno all'evoluzione della società, naturalmente mantenendo il proprio ruolo fondamentale nella famiglia.
Non capisco perchè i paesi islamici, un tempo faro della civiltà, (sumeri, assiri, babilonesi, persiani), da Maometto in poi abbiano avuto un regresso e non abbiano partecipato pienamente al processo di evoluzione del pianeta. Non voglio dire, ma la medicina, l'astrologia, la giurispudenza hanno sempre avuto una certa importanza nelle nostre terre, ma oggi.....E' da secoli che non si fanno scoperte scientifiche. Da noi il progresso si è fermato e di questo le prime a farne le spese sono le donne".

Deduco un pò di nostalgia in queste parole e glielo faccio notare, lei capisce e risponde:"certo che ho nostalgia dei posti che ho lasciato, come ogni essere umano ha nostalgia della casa in cui è nato. Però, quando penso a certi diritti negati alle donne, considerati come fatti normali, mi ritengo fortunata di essere andata via da quei luoghi. Non nascondo di sognare spesse volte casa e di pensare ad essa ogni giorno. A volte inconsciamente mi pare di sentire certi odori che me la ricordano. Non nascondo di avere dentro al mio cuore la speranza che anche in Iran, come in tante altre parti del mondo, le donne possono godere di certi diritti e di certe libertà senza correre alcun rischio".
Spero che un giorno le speranze di Mitra diventeranno realtà e che i milioni di donne che , ancora oggi vivono in condizioni medioevali o peggio, riescano a trovare un pò di luce nelle tenebre quotidiane in cui vivono.

Nelle
foto: Donne iraniane, scena di impiccagione di una donna, scena di violenza su donne iraniane durante una manifestazione,
alba a Teheran

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Il gesto della zia (quello di stizza nei confronti del marito) è per certi versi, eroico.
Ritengo importante la constatazione della ragazza, relativa al blocco culturale e scientifico avvenuto dopo Maometto.
E pensare che l'Iran dopo la rivoluzione fatidica, doveva governare insieme ad un governo di sinistra. Invece subito dopo, con astuzia e violenza, il fondamentalismo religioso si impose. Questi i risultati (veramente abbiamo brutti risultati anche in Cina, dove avviene l'esatto contrario dell'Iran).

Anonimo ha detto...

O.T.: Prodi ha approvato un ddl contenente una norma che prevede l'obbligo per qualsiasi blog di iscriversi al Registro operatori di comunicazione, per controllare i contenuti dei vari blog, e che comporta il pagamento di una tassa.
Dobbiamo mobilitarci, scriverne e fare casino...rischiamo che ci mettano il bavaglio!!

Francesco Candeliere ha detto...

x Edgar:Caro Edgar,sapevo dei maltrattamenti alle donne solo da qualche scarna lettura o da quello che dice la tv.E' la prima volta che sento parlare direttamente una persona di queste cose orribili.Credimi che sono diventato molto più sensibile al problema.
Non dimentichiamo che anche la nostra società è piena di donne maltrattate.Quanto alla Cina fa paura il fatto che in questi ultimi anni stanno raddoppiando le "compravendite" di donne.E' diffusissimo il fatto che i mariti vendono le loro mogli come prostitute.

Francesco Candeliere ha detto...

X Camelot:Io ci sono per qualsiasi iniziativa di protesta si voglia fare.D'altra parte non temo nessuno visto che sul mio blog c'è il mio nome e il mio cognome.
A presto

Anonimo ha detto...

x camelot d.i.: Potresti accertarti dell'approvazione di Prodi del testo che dici? Mi faresti un favore.

Al riguardo dell'argomento, ho appena fatto un post sul blog che frequento, ti prego di leggerlo, affinchè possiamo integrare ciò che sappiamo. C'è anche un commento che rimanda al testo del disegno di legge (appunto disegno, non ancora legge).
Ciao.

x Francesco: Comprendo.

zefirina ha detto...

si conoscevo già queste storie, l'islam e il medioriente mi hanno sempre affascinato e incuriosito, quello che mi sono sempre chiesta è come abbiano fatto ad "imbavagliare" donne che pur avevano vissuto in precedenti periodi potendo godere di una libertà maggiore, mi sembra impossibile.
leggiti pure l'infedele di Ayaan Hirsi Ali, la deputatessa olandese costretta ad emigrare negli stati uniti

Francesco Candeliere ha detto...

Grazie Zefi,seguirò assolutamente il tuo consiglio sulla lettura che mi hai consigliato.
A presto

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e